Il museo del giocattolo di orme nasce da un progetto ideato dall’archeologa Fabiana Dumont nel 2010. La passione per l’antico e per i giocattoli l’hanno spinta già da molti anni a collezionare bambole e giochi in generale. Con il tempo la passione si è trasformata in un vero e proprio lavoro che ha fatto sì da realizzare a Napoli, all’interno del parco archeologico didattico Sulle orme dell’uomo un piccolo museo del giocattolo.
Questa mostra nasce con l’intento di ripercorrere la storia dell’evoluzione umana attraverso un “reperto archeologico” un po' particolare…il giocattolo. Partendo dalla prima bambola, la famosa “bambola di Mursia” anche conosciuta come la barbie della preistoria, la collezione attraversa diverse epoche e intende far capire al visitatore come si siano evoluti i giocattoli che da semplici manufatti con materiali “poveri” si sono trasformati in meravigliose bambole o complessi giochi meccanici.
L’esposizione è composta da alcune riproduzioni di reperti storici ma anche da tantissimi pezzi d’epoca acquistati nel tempo e restaurati. Alcuni oggetti sono stati donati negli anni da persone che hanno apprezzato il progetto e che hanno deciso di far rivivere i propri giocattoli o quelli delle loro nonne, all’interno del nostro museo.
La collezione vanta centinaia di pezzi, tra bambole, giochi in legno e giocattoli a corda. Non mancano oggetti legati all’infanzia come pennini, quaderni, cartelle e sussidi didattici.
La sezione dedicata alle riproduzioni archeologiche annovera tra le tante cose alcuni biberon di epoca romana e portafortuna.
Protagonista dell’esposizione è tra tutte la barbie, presente in diverse versioni con una parte speciale dedicata alle star di Hollywood, molto belli anche i due esemplari della prima Barbie “Ponytail” in versione bionda e bruna.
Uno dei pezzi più significativi della mostra è senz’altro la Bambola in Bisquit e legno firmata ROULLET & DECAMPS famoso giocattolaio francese che nell’800 produsse i primi automi, bambole in movimento. La bambola, è stata donata alcuni anni fa dalla signora Tozzi, durante il restauro si è scoperto che all’interno era presente un dispositivo in grado di farle muovere le gambe e di emettere un suono simile al pianto di un bambino.
Una ricca collezione di giocattoli, mobili per casa di bambola e accessori è stata donata da poco dalla famiglia Raffi, i giocattoli sono in perfetto stato di conservazione, osservandoli si è immersi in un pomeriggio tipico della vita di una bambina degli anni ’50-60